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venerdì 19 giugno 2015

colesterolo e infarto cardiaco



Cade la convinzione comune dello stretto

legame fra colesterolo e infarto cardiaco!

Per decenni le aziende farmaceutiche e i loro lobbisti

appartenenti al mondo della medicina e dei media, ci

hanno fatto credere che abbassare livello di colesterolo

nel sangue sia la principale azione preventiva per l'infarto

cardiaco. Sempre nuovi farmaci per ridurre il

colesterolo ( ipocolesterolizzanti ) sono stati prodotti e

immessi sul mercato. Solamente con i guadagni ottenuti

dal business di questi farmaci le aziende farmaceutiche

incassano ogni anno più di 30 miliardi di Euro.



All'inizio di quest'anno sono crollate pubblicamente le

false certezze fondate sulle favole del colesterolo.

Alcuni anni fa, due dei maggiori produttori di farmaci

ipocolesterolizzanti, Merck e Schering, decisero di

avviare uno studio clinico sull'argomento. Lo studio

mirava a scoprire se una combinazione dei farmaci

ipocolesterolizzanti ( Ezetrol e Zocor ), prodotti dalle

due aziende sopracitate, fosse in grado di influire

sullo sviluppo di depositi aterosclerotici nell'apparato

cardiovascolare dei pazienti. Il risultato dello studio si

rivelò una brutta sorpresa per i dirigenti farmaceutici.

Nei pazienti che durante il periodo di osservazione

avevano assunto i farmaci ipocolesterolizzanti, i depositi

aterosclerotici nelle loro arterie si erano sviluppati

due volte più velocemente rispetto al gruppo di controllo.

E questo accadeva nonostante il livello di colesterolo

nel sangue di questi pazienti si fosse effettivamente

abbassato.



Occultare per tutelare guadagni a costo

della salute altrui

Ai dirigenti Merk e Schering fu chiaro che i risultati di

questa ricerca sarebbero stati estremamente pericolosi,

perché avrebbero messo in serio pericolo i loro

affari miliardari ricavati dalla produzione di farmaci

ipocolesterolizzanti. Così solo si può spiegare la decisione,

priva di scrupoli, di tenere nascosti i risultati

della ricerca per quasi 2 anni, nonostante la consapevolezza

che la salute di milioni di persone sarebbe

stata danneggiata. Ma nel gennaio di quest’anno lo

scandalo è venuto a galla. È stato il New York Times a

rendere noti i terribili esiti di questa ricerca e a svelare

l'occultamento delle notizie. Ovviamente i risultati

dell'indagine americana sottolineano ed esigono anche

una nuova e più moderna comprensione delle reali

cause delle malattie cardiovascolari e l'effettivo ruolo

svolto dal colesterolo.



Informare per tutelare la salute di tutti

Da 17 anni gli studi del Dr. Rath e del suo istituto di

ricerca affermano questi risultati e soci e consulenti della

nostra Alleanza per la Salute sanno già che l'arteriosclerosi

è una forma precoce dello scorbuto, una malattia

causata dalla carenza di vitamina C. Una carenza cronica

di vitamina C e di altri importanti micronutrienti, quali

tra l’altro la lisina e la prolina, provoca un indebolimento

e un'instabilità delle pareti arteriose e, di conseguenza,

il formarsi dei temuti “depositi”. È necessario farla

finita con le favole del “colesterolo causa d’infarto”, e

con l’occultamento dei risultati scientifici a discapito

della gente, occorre invece informare e spiegare ad

amici e conoscenti quali sono le reali cause delle malattie

cardiovascolari. Il libro "Warum kennen Tiere keinen

Herzinfarkt – aber wir Menschen" ( Perché gli animali

non sono soggetti ad attacco cardiaco ... e gli uomini sì )

si rivela, in queste circostanze, uno strumento particolarmente

prezioso.



Cosa possiamo fare?

Informiamoci e divulghiamo

               http://curarsialnaturale.blogspot.it/


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