Cade
la convinzione comune dello stretto
legame fra colesterolo e
infarto cardiaco!
Per
decenni le aziende farmaceutiche e i loro lobbisti
appartenenti
al mondo della medicina e dei media, ci
hanno
fatto credere che abbassare livello di colesterolo
nel
sangue sia la principale azione preventiva per l'infarto
cardiaco.
Sempre nuovi farmaci per ridurre il
colesterolo
( ipocolesterolizzanti ) sono stati prodotti e
immessi
sul mercato. Solamente con i guadagni ottenuti
dal
business di questi farmaci le aziende farmaceutiche
incassano
ogni anno più di 30 miliardi di Euro.
All'inizio
di quest'anno sono crollate pubblicamente le
false
certezze fondate sulle favole del colesterolo.
Alcuni
anni fa, due dei maggiori produttori di farmaci
ipocolesterolizzanti,
Merck e Schering, decisero di
avviare
uno studio clinico sull'argomento. Lo studio
mirava
a scoprire se una combinazione dei farmaci
ipocolesterolizzanti
( Ezetrol e Zocor ), prodotti dalle
due
aziende sopracitate, fosse in grado di influire
sullo
sviluppo di depositi aterosclerotici nell'apparato
cardiovascolare
dei pazienti. Il risultato dello studio si
rivelò
una brutta sorpresa per i dirigenti farmaceutici.
Nei
pazienti che durante il periodo di osservazione
avevano
assunto i farmaci ipocolesterolizzanti, i depositi
aterosclerotici
nelle loro arterie si erano sviluppati
due
volte più velocemente rispetto al gruppo di controllo.
E
questo accadeva nonostante il livello di colesterolo
nel
sangue di questi pazienti si fosse effettivamente
abbassato.
Occultare
per tutelare guadagni a costo
della
salute altrui
Ai
dirigenti Merk e Schering fu chiaro che i risultati di
questa
ricerca sarebbero stati estremamente pericolosi,
perché
avrebbero messo in serio pericolo i loro
affari
miliardari ricavati dalla produzione di farmaci
ipocolesterolizzanti.
Così solo si può spiegare la decisione,
priva
di scrupoli, di tenere nascosti i risultati
della
ricerca per quasi 2 anni, nonostante la consapevolezza
che
la salute di milioni di persone sarebbe
stata
danneggiata. Ma nel gennaio di quest’anno lo
scandalo
è venuto a galla. È stato il New York
Times a
rendere noti i
terribili esiti di questa ricerca e a svelare
l'occultamento
delle notizie. Ovviamente i risultati
dell'indagine
americana sottolineano ed esigono anche
una
nuova e più moderna comprensione delle reali
cause
delle malattie cardiovascolari e l'effettivo ruolo
svolto
dal colesterolo.
Informare
per tutelare la salute di tutti
Da
17 anni gli studi del Dr. Rath e del suo istituto di
ricerca
affermano questi risultati e soci e consulenti della
nostra
Alleanza per la Salute sanno già che l'arteriosclerosi
è
una forma precoce dello scorbuto, una malattia
causata
dalla carenza di vitamina C. Una carenza cronica
di
vitamina C e di altri importanti micronutrienti, quali
tra l’altro
la lisina e la prolina, provoca un indebolimento
e
un'instabilità delle pareti arteriose e, di conseguenza,
il
formarsi dei temuti “depositi”. È necessario farla
finita
con le favole del “colesterolo causa d’infarto”, e
con
l’occultamento dei risultati scientifici a discapito
della
gente, occorre invece informare e spiegare ad
amici
e conoscenti quali sono le reali cause delle malattie
cardiovascolari.
Il libro "Warum kennen Tiere keinen
Herzinfarkt
– aber wir Menschen" ( Perché gli animali
non
sono soggetti ad attacco cardiaco ... e gli uomini sì )
si
rivela, in queste circostanze, uno strumento particolarmente
prezioso.
Cosa
possiamo fare?
Informiamoci
e divulghiamo
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